Eventi
30/11/2020
Aut Out

Qual è l’approccio del movimento mutualistico al tema del “welfare”? Perché è necessario tutelare, attraverso la proporzionalità, la “bio-diversità bancaria”, a fronte del graduale irrigidimento del quadro normativo e regolamentare bancario, nazionale e comunitario?

Queste sono state le domande portanti della due giorni di “AUT OUT”, il Convegno di Studi organizzato dalla Federazione Lombarda e tenutosi il 27 e 28 novembre 2020 completamente in forma digitale; modalità che ha permesso agli oltre seicento gli spettatori collegati tra la prima e la seconda sessione di lavori di partecipare, commentare, porre domande e rispondere a sondaggi in diretta.

Ad aprire i lavori è stato il Presidente della Federazione delle BCC Lombarde, Alessandro Azzi, che ha illustrato la scelta del titolo: «O oppure fuori» – ha parafrasato Azzi – «Siamo consapevoli che da una crisi epocale non si esce mai uguali a prima. Per certi versi anche il Credito Cooperativo si trova in un momento analogo. Si tratta di superarlo ed uscirne “to get out”, come direbbero gli inglesi, meglio di come ne siamo entrati: trasformati perché più consapevoli e più maturi. Per questo vogliamo soffermarci nuovamente sul concetto e sulle pratiche di mutualità, cercando di esplorare le opportunità che le BCC possono cogliere e il ruolo che possono rivestire all’interno di un contesto condizionato, se non rivoluzionato addirittura, dalla pandemia e assolutamente inimmaginabile fino a un anno fa».

Numerosi i contributi di particolare rilevanza che hanno offerto i diversi relatori alternatisi sul palco virtuale del convegno; nella prima sessione hanno partecipato l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini, Vincenzo Cesareo, (Professore emerito di Sociologia - Università Cattolica del Sacro Cuore), Giovanni Teneggi (Direttore Generale Confcooperative Reggio Emilia), Luigino Bruni (Professore ordinario LUMSA), Valeria Negrini (Portavoce Forum Terzo Settore Lombardia), Raffaele Arici (Direttore Federazione Lombarda BCC), Nicola Piccinelli (Consigliere COMIPA), Matteo Spanò (Presidente Federazione Toscana BCC), l’Assessore allo Sviluppo Economico Regione Lombardia, Alessandro Mattinzoli.

Nella seconda giornata, dedicata alla componente bancaria delle BCC, sono intervenuti Sergio Gatti (Direttore Generale Federcasse), Elena Beccalli (Preside facoltà di Scienze Bancarie Finanziarie e Assicurative – Università Cattolica del Sacro Cuore), Enrico Letta (Preside Scuola Affari Internazionali Sciences Po, presidente Istituto Jacques Delors), Irene Tinagli (Presidente Commissione affari economici e monetari – Parlamento europeo).

Dopo la tavola rotonda conclusiva, che ha visto protagonisti Augusto dell’Erba (Presidente di Federcasse), Maurizio Gardini (Presidente di Confcooperative), e Giuseppe Maino (Presidente Gruppo Bancario ICCREA), il Presidente Azzi ha voluto concludere sottolineando che la banca di comunità, mai come ora, deve essere protagonista, impegnata sul tema del welfare e aperta al terzo settore. «Ci sono per le BCC nuovi spazi di mercato, da occupare con dinamismo, valorizzando a pieno gli asset del nostro modello» - ha spiegato alla stampa a margine dell’evento - «In un momento in cui l’industria bancaria italiana tende sempre più alla concentrazione, è sempre più prezioso che ci sia qualcuno che raccolga e reinvesta nello stesso territorio in cui opera e di cui condivide lo stesso DNA”.