Dal 7 al 10 aprile si è tenuta a Loppiano (FI) la prima edizione della Spring School delle Giovani Socie e Giovani Soci delle BCC, promossa da Federcasse. L’iniziativa nasce da una proposta avanzata nel 2020 dagli stessi giovani del Credito Cooperativo in occasione del Forum Nazionale e si inserisce nel solco aperto dalla Winter School del 2021, svoltasi in modalità full digital a causa delle restrizioni sanitarie.

Il tema affrontato durante i quattro giorni di lavoro è stato «Dialoghi impossibili»: i 25 partecipanti, provenienti da diverse BCC di tutta Italia, si sono confrontati su tematiche quali il rapporto tra economia civile ed economia neoclassica, il passaggio di testimone tra le diverse generazioni del Credito Cooperativo e l’incontro con grandi interpreti della cooperazione e del terzo settore.

Sono stati numerosi gli ospiti di rilievo che hanno partecipato all’evento e hanno arricchito il lavoro offrendo spunti di riflessione: Luigino Bruni e Vittorio Pelligra, docenti universitari ed esponenti della Scuola di Economia Civile; Daniele Cassioli, atleta paraolimpico campione di sci nautico; Pierre De Gioia Carabellese, giurista e docente universitario; Franco Vaccari, psicologo e fondatore di Rondine Cittadella della Pace.

Il momento più significativo dell’evento è stato l’incontro tra i giovani partecipanti e alcuni tra i principali rappresentanti nazionali della cooperazione mutualistica di credito, tra i quali Augusto Dell’Erba (Presidente Federcasse), Giuseppe Maino (Presidente ICCREA), Carlo Antiga (VicePresidente Vicario Cassa Centrale), Matteo Spanò (Presidente Federazione Toscana BCC) e Alessandro Azzi (Presidente Federazione Lombarda BCC). Si è venuto a costituire un vero e proprio “ponte intergenerazionale” che ha visto discutere allo stesso tavolo protagonisti nuovi e storici del movimento: un’occasione unica per condividere punti di vista, per porsi interrogativi sul futuro e per provare a individuare nuove strade da seguire.

L’entusiasmo e lo slancio vissuti durante le giornate della Spring School hanno rafforzato nei partecipanti il desiderio di lasciare un’impronta di cambiamento e di condividere con altri giovani del proprio territorio una scoperta: è possibile fare impresa, lavorare e stare in società in un modo nuovo.