Si è recentemente conclusa la trasferta organizzata da Federazione Lombarda in Terra Santa. Una missione — a cui hanno preso parte i vertici delle BCC associate — nata per commemorare i 130 anni dalla promulgazione della Enciclica Rerum Novarum di Leone XIII e per riscoprire quei valori propri della cristianità che da sempre guidano e ispirano il modello cooperativo.
L’ultima tappa del viaggio è stata caratterizzata da una Conferenza — tenutasi presso il Convention Palace di Betlemme — dal titolo Il metodo cooperativo nello sviluppo internazionale. Dalla Rerum Novarum al magistero di Papa Francesco: il valore dell’esperienza cooperativa di fronte alle sfide odierne. L’evento si è presentato come un momento di incontro e confronto tra il metodo cooperativo delle BCC e quello di alcuni attori locali; tra quest’ultimi, il Professor Yousef Zaknoun, docente di Filosofia presso l’Università di Betlemme, ha evidenziato l’importanza di una conferenza di questo tipo in un luogo come la Terra Santa, ancora refrattario a uno spirito inclusivo e sussidiario. «Dalla gratitudine emersa per questa iniziativa», ha dichiarato il Professore, «è nata l’idea di una collaborazione con il Credito Cooperativo volta a formare futuri cooperatori affinché possano operare in questa regione»; una prima progettualità che esemplifica l’intenzione a valorizzare, innanzitutto, i giovani: gli unici in grado di aspirare a costruire un vero e proprio percorso di pace anche in un luogo così complesso.
«Siamo qui per confrontarci sull’esperienza cooperativa e mutualistica: modello di sviluppo integrale valido a tutte le latitudini, in ogni contesto socio-politico» ha sintetizzato il Presidente di Federazione Lombarda, Alessandro Azzi, durante il proprio intervento conclusivo. «Il progetto a favore di nuove generazioni di cooperatori in queste terre è un concreto esempio in questo senso. Tale iniziativa costituisce un ulteriore tassello nell’impegno del Credito Cooperativo per lo sviluppo integrale, rivolto non solo al nostro Paese ma sempre più ad ogni parte del mondo».