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13/06/2007
La fabbrica del canto
Il Coro UTA-AI (Giappone) è certamente un gruppo di alto livello musicale, ed assistere ad una loro esibizione può costituire per tutti un’esperienza entusiasmante e culturalmente stimolante.
 
In questi ultimi 10 anni, infatti, il Giappone ha iniziato ad esprimere grandi interpreti in settori (quale quello corale) tradizionalmente legati alle formazioni nord-europee e anglosassoni. Oggi, anche il repertorio vocale rinascimentale e barocco viene affrontato - da alcune formazioni tra le quali UTA-AI - ad un livello di perfezione tecnica e di consapevolezza interpretativa veramente notevole.
 
La capacità di immedesimarsi in repertori musicali, abitudini interpretative, concezioni sonore tanto diverse, è certamente un tratto coerente con tutto lo sviluppo della cultura e della tecnica giapponese del Novecento; allo stesso tempo, rimane comunque evidente (nelle scelte di repertorio, come nel semplice modo di presentarsi in scena) il legame profondo con la tradizione nazionale.
 
Si tenga conto, infine, che in Italia le formazioni vocali femminili degne di nota si contano sulle dita di una sola mano; l’incontro con un coro femminile del livello di UTA-AI riveste quindi un particolare interesse anche per i professionisti della musica.