BCC pronte a intensificare presidio e presenza territoriale, in controtendenza rispetto a desertificazione e risiko bancario
Alessandro Azzi Presidente Federazione Lombarda BCC
Crescono impieghi e raccolta delle Bcc lombarde. Quota di mercato del 21% per i finanziamenti alle piccole imprese. Sale a 157 in Lombardia il numero dei Comuni in cui il Credito Cooperativo rappresenta l’unica presenza bancaria.
Al via a Napoli il Convegno Studi della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo “Bene Comune. BCC, persone e comunità per lo sviluppo dei territori”.
Napoli, 10 ottobre 2025_Le BCC confermano il proprio ruolo di sostegno all’economia reale della Lombardia e alle comunità di riferimento. Positivi i risultati registrati nei primi sei mesi del 2025 dalle 26 Banche di Credito Cooperativo presenti a livello regionale, che contano nel complesso215 mila soci, oltre 5 mila dipendenti, 718 sportelli, oltre un milione di clienti e sono presenti in 515 Comuni lombardi, in 157 dei quali come unico istituto bancario (+15,4% dal dicembre 2022, in controtendenza rispetto al resto dell’industria bancaria che sta riducendo costantemente la propria presenza territoriale)*.
Nell’ultimo periodo, la dinamica del credito erogato dalle BCC nella regione è in crescita; in aumento anche l’attività di raccolta. All’analisi delle masse intermediate le BCC lombarde confermano, infatti, un buon posizionamento di mercato,mostrando in taluni casi tendenze in media più positive rispetto a quanto registrato dell’industria bancaria regionale. La raccolta diretta si assesta attorno ai 34,8 miliardi (+1,1%, a fronte del -2,5% dell’industria bancaria). Il trend dei finanziamenti a favore delle famiglie e delle principali categorie di imprese** a giugno 2025 è in crescita a livello regionale: 24,1 miliardi di euro di impeghi (+2,1%, su base annua). Le BCC detengono una quota di mercato del 21% in relazione ai finanziamenti alle piccole imprese lombarde. A giugno 2025 i finanziamenti alle famiglie consumatrici lombardesuperano i 9,7 miliardi di euro e presentano un incremento su base d’anno più significativo di quello del sistema bancario complessivo (+4,4% contro +3%). In particolare, rispetto ai settori produttivi, le BCC detengono il 20,4% della quota di mercato relativa ai finanziamenti all’agricoltura, l’11,7% a turismo e ristorazione, il 12,2% al settore costruzioni.
Nel primo semestre del 2025, inoltre, è migliorata ulteriormente la qualità del credito, con la prosecuzione del processo di riduzione delle esposizioni deteriorate e di aumento dei tassi di copertura: in diminuzione le sofferenze del 12,6% rispetto all’anno precedente (contro il -6,1% del sistema bancario), con un rapporto sofferenze impieghi dello 1,2% (rispetto al 1,6% dell’industria bancaria). Il rapporto di prossimità favorisce una migliore conoscenza e relazione con il cliente, mitigando maggiormente il rischio di credito: per le piccole imprese clienti delle Bcc il rapporto fra sofferenze impieghi è dell’1,5% (contro il 4,2% registrato dal sistema bancario).
Occasione per comunicare i principali risultati raggiunti dal credito cooperativo lombardo nel primo semestre di quest’annoè l’annuale Convegno di Studi della Federazione Lombarda delle BCC dal titolo “Bene Comune. BCC, persone e comunità per lo sviluppo dei territori”, in corso a Napoli (10-11 ottobre, Complesso Monumentale Santa Maria La Nova), con la partecipazione di oltre trecento ospiti ed esponenti del Credito Cooperativo lombardo e nazionale. La due giorni di lavori si pone l’obiettivo di riflettere sul ruolo di istituzioni e banche locali per il benessere e lo sviluppo dei territori, a contrasto del fenomeno della desertificazione nelle sue varie declinazioni e della marginalizzazione dei territori e delle comunità. Nel corso dell’evento, sabato 11 ottobre, verrà presentata l’alleanza fra il Credito Cooperativo e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
«L’alleanza Credito Cooperativo e ANCI segna una tappa storica importante, che siamo orgogliosi di inaugurare, ospitandone la firma proprio all’interno del nostro Convegno. Sulla strada tracciata insieme a Federcasse a livello nazionale, spetterà poi alle Federazioni locali la messa a terra e la declinazione territoriale dell’accordo, favorendo lo sviluppo di iniziative e provvedimenti concreti a sostegno dei Comuni» ha dichiarato il Presidente di Federazione Lombarda BCC, Alessandro Azzi. «La cooperazione di credito è inoltre pronta a intensificare presidio e presenza, in controtendenza alle attuali dinamiche di desertificazione e “risiko bancario”, laddove, a seguito di fenomeni aggregativi, restano scoperti nuovi potenziali spazi d’azione. È sotto agli occhi di tutti il recente esempio dell’acquisizione della storica banca popolare del capoluogo valtellinese. In territori come questi, dove il ruolo delle banche locali è sempre stato storicamente e culturalmente radicato nella comunità, il Credito Cooperativo può rafforzare il proprio impegno (bancario ma non solo) per rispondere alle esigenze dell’economia reale, delle famiglie e dei progetti dei più giovani».
Temi e voci del Convegno Studi 2025 della Federazione Lombarda BCC: agenda dei lavori
VENERDÌ 10 OTTOBRE | Tema al centro dell’evento, una riflessione sulle alleanze da attivare o valorizzare per dare un futuro concreto alle comunità, con attenzione particolare verso quelle che rischiano prima delle altre un inaridimento sociale, economico, demografico. In apertura della prima giornata il contributo del Ministro degli Affari Europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti sugli impegni del Governo in tal senso. A seguire, un approfondimento del Professor Enrico Berbenni, docente di storia della Banca e della Cooperazione di Credito presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sulle ragioni della centralità dell’istituzione comunale nella storia italiana. Compito del Direttore Generale dell’ISTAT, Michele Camisasca, scattare una “fotografia” di come i Comuni stanno cambiando e quali dinamiche li caratterizzano, giocando un ruolo importante nello sviluppo del Paese. Sugli impatti che i mutamenti in atto mostrano sulla dimensione sociale e lavorativa delle persone nelle comunità si incentra l’intervento di Ivana Pais, docente di Sociologia economica, Direttrice TRAILab, Transformative Actions Interdisciplinary Laboratory – Università Cattolica SC e componente del CNEL; seguito dal contributo dell’Arcivescovo metropolita di Benevento, Monsignor Felice Accrocca, primo firmatario della lettera aperta che la CEI ha ritenuto di predisporre sul tema del futuro delle cosiddette “aree interne”. A chiusura dei lavori un approfondimento “trasversale” a più voci su come il tessuto economico e sociale risponde alle sollecitazioni spesso accentratrici del mercato. Il Direttore dello SVIMEZ, Luca Bianchi, ed il professor Guido Merzoni, docente di Economia politica, già Preside della Facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica, si confrontano su prospettive e criticità dei sistemi produttivi ed imprenditoriali. Idee ed iniziative di coesione territoriale già in via di attuazione dalla viva voce di Mariacarmen D’Amore e Gianfranco Pilosio, rispettivamente Vice Portavoce della Rete regionale dei Giovani Soci lombardi ed esponente della Fondazione BCC Pordenonese ETS. A concludere la prima sessione del convegno il Direttore Generale di Federazione Lombarda BCC, Raffaele Arici.
SABATO 11 OTTOBRE| In apertura dei lavori, introdotti dall’intervento di Amedeo Manzo, Presidente della Federazione Banche di Comunità Campania e Calabria, la formalizzazione dell’alleanza fra il Credito Cooperativo e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani: firmatari il Presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba e Gaetano Manfredi, Presidente ANCI. Insieme al Direttore Generale di Federcasse, Sergio Gatti, i vertici delle Capogruppo – il Presidente del Gruppo BCC ICCREA, Giuseppe Maino ed il Consigliere di Cassa Centrale Banca, Giuseppe Di Forti – daranno aggiornamento sulle strategie dei Gruppi Bancari Cooperativi per valorizzare la presenza delle BCC nei territori, anche alla luce del rapporto con ANCI. Al professor Pietro Cafaro, docente di Storia economica, già Direttore del Dipartimento di Storia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il compito di tracciare il percorso verso il fondo di garanzia istituzionale cui ha fatto seguito l’autoriforma e la nascita dei Gruppi Bancari cooperativi. Punti di vista e strategie per rivitalizzare i territori più decentrati verranno esposte da Marco Bussone, Presidente dell’Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montati (UNCEM) e Mauro Guerra, Presidente ANCI Lombardia. A seguire, Maurizio Gardini, Presidente di Confcooperative, ed Augusto dell’Erba, Presidente di Federcasse, sul contributo specifico della cooperazione (non solo di credito) nello sviluppo sempre più integrato ed inclusivo del Paese. Al termine dei lavori le riflessioni conclusive del Presidente di Federazione Lombarda BCC, Alessandro Azzi.
* Il dato relativo al numero dei dipendenti, soci a livello regionale è tratto dal Bilancio di Federazione Lombarda BCC, aggiornato al 31-12-2024. Il dato relativo agli sportelli delle Bcc lombarde è aggiornato a marzo 2025.
** Risultati delle BCC lombarde aggiornati su base annua al primo semestre 2025. Il dato relativo agli impieghi si riferisce alle seguenti categorie destinatarie: imprese pubbliche e private, associazioni tra imprese non finanziarie e quasi società con almeno 20 addetti; quasi società non finanziarie, artigiane, unità o società con più di 5 e meno di 20 addetti; famiglie consumatrici; famiglie produttrici. Fonte dati: Fonte dati: Elaborazione su dati B.I. – Flusso di ritorno BASTRA.
Pubblicato il 11 Ottobre 2025