Mutualità
Le Banche di Credito Cooperativo sono banche mutualistiche, ovvero società cooperative che erogano il credito primariamente ai soci, perseguendo non tanto scopi di profitto quanto obiettivi di utilità sociale e di promozione del benessere della comunità di riferimento. Per Statuto infatti le BCC sono tenute a rispettare il “principio della mutualità prevalente”, che le vincola a operare almeno il 50% delle attività di rischio – vale a dire, i prestiti – nei confronti dei soci stessi.
Oltre a questa caratteristica – storicamente connaturata nel credito cooperativo – la normativa vigente prevede la destinazione da parte delle banche di almeno il 70% degli utili netti annuali a riserva legale, di una quota pari al 3% degli utili netti annuali ai fondi mutualistici per la promozione della cooperazione e gli utili rimanenti ad iniziative di beneficenza o mutualità.
Il rispetto delle normative viene strettamente vigilato dal Ministero delle Attività Produttive attraverso azioni mirate di revisione e consente alle Banche di Credito Cooperativo di beneficiare di uno specifico regime fiscale agevolativo, a riconoscimento della loro grande rilevanza sociale ed economica.
Voto capitario
La natura cooperativa e profondamente democratica delle BCC si riscontra in modo tangibile nella presenza del principio “una testa, un voto”. All’interno del Consiglio di Amministrazione della banca infatti ciascun socio ha diritto ad un solo voto, a prescindere dall'entità della partecipazione posseduta (comunque mai superiore, per valore nominale, a 100 mila euro).